Giornata "muffa" ieri: pioggia tutto il giorno, la mia moto dal meccanico da più di un mese (si è rotto il cavo dell'acceleratore...ma non arriva il pezzo di ricambio dall'Olanda), Carlo è via, poca voglia di studiare le magnoliidae...
E come autolesionismo finale ho ben pensato di fare il cambio d'armadio (cosa già in sè deprimente) e di provarmi una decina di jeans che languivano sul fondo da anni per decidere cosa buttare. Bene, sono tutti da buttare.
Quindi oggi che il tempo è bello (e il mio umore si è rialzato, questo post ieri sarebbe stato mooolto più deprimente) parliamo di riciclaggio, in modo da trovare uno scopo a tutti i miei jeans troppo stretti o comunque non più portabili.
Dai jeans si fanno borsette, e questo è ben noto e se ne vedono molte. Le più simpatiche usano tutta la parte superiore dei jeans (il sedere per capirci), come in questa , oppure solo la parte anteriore ripiegandola.
Ma dei jeans non si butta via niente, quindi ecco una borsetta col fondo della gamba, un pezzo della gamba, o un quilt che sfrutta tutti i ritagli.
Non solo borsette quindi, come insegna Luveta Nichols (che è spesso ospite su QNN). Lei realizza dei gilet e utilizza una specie di trivella elettrica (ok, non so tradurre Power drill, lo ammetto) per applicarci la candeggina e schiarirli facendo delle decorazioni.
Ma si possono anche riutilizzare come copri quaderno, o aggiungerci perline e trasformali in gonne, qui li trasformano in borse, cuscini e poggiapentola, mentre qui vendono molti oggetti fatti con vecchi jeans da cui trarre spunto, o ancora qui cuscini e borse. Ma ci sono anche modelli per bambole e gattini che sfruttano le tasche, o spiegazioni su come trasformarli in un tavolino (questa personalmente la trovo grandiosa), o idee per usare solo le tasche in un pannello (pare su ebay vendano anche solo tasche per questo scopo)
La Diana ne ha già scucito un paio per farne un orsetto (quest'anno niente bambole ma orsetti per beneficenza, ne ha già fatti due che domani vi mostrerò), e una parte diverrà una borsa.
Quindi il principio è: cerchiamo di trasformare un evento catastrofico (i jeans che non mi entrano più) in un evento positivo (nuovo materiale "borsettifero") Viva l'ottimismo!
E poi una foto che non c'entra nulla, un bellissimo pomodoro di mare ( Actinia equina) fotografato nell'acquario di Carlo.
E come autolesionismo finale ho ben pensato di fare il cambio d'armadio (cosa già in sè deprimente) e di provarmi una decina di jeans che languivano sul fondo da anni per decidere cosa buttare. Bene, sono tutti da buttare.
Quindi oggi che il tempo è bello (e il mio umore si è rialzato, questo post ieri sarebbe stato mooolto più deprimente) parliamo di riciclaggio, in modo da trovare uno scopo a tutti i miei jeans troppo stretti o comunque non più portabili.
Dai jeans si fanno borsette, e questo è ben noto e se ne vedono molte. Le più simpatiche usano tutta la parte superiore dei jeans (il sedere per capirci), come in questa , oppure solo la parte anteriore ripiegandola.
Ma dei jeans non si butta via niente, quindi ecco una borsetta col fondo della gamba, un pezzo della gamba, o un quilt che sfrutta tutti i ritagli.
Non solo borsette quindi, come insegna Luveta Nichols (che è spesso ospite su QNN). Lei realizza dei gilet e utilizza una specie di trivella elettrica (ok, non so tradurre Power drill, lo ammetto) per applicarci la candeggina e schiarirli facendo delle decorazioni.
Ma si possono anche riutilizzare come copri quaderno, o aggiungerci perline e trasformali in gonne, qui li trasformano in borse, cuscini e poggiapentola, mentre qui vendono molti oggetti fatti con vecchi jeans da cui trarre spunto, o ancora qui cuscini e borse. Ma ci sono anche modelli per bambole e gattini che sfruttano le tasche, o spiegazioni su come trasformarli in un tavolino (questa personalmente la trovo grandiosa), o idee per usare solo le tasche in un pannello (pare su ebay vendano anche solo tasche per questo scopo)
La Diana ne ha già scucito un paio per farne un orsetto (quest'anno niente bambole ma orsetti per beneficenza, ne ha già fatti due che domani vi mostrerò), e una parte diverrà una borsa.
Quindi il principio è: cerchiamo di trasformare un evento catastrofico (i jeans che non mi entrano più) in un evento positivo (nuovo materiale "borsettifero") Viva l'ottimismo!
E poi una foto che non c'entra nulla, un bellissimo pomodoro di mare ( Actinia equina) fotografato nell'acquario di Carlo.
4 Comments:
At 01 ottobre, 2005 11:11, Anonimo said…
Ciao Gaya,
Grazie di te e Carlo per le conchiglie (shells), mi piacciono molto :)
Olga, from Hungary
P.S.: your cat is very sweet :)
At 03 ottobre, 2005 12:04, Gaya said…
Grazie Ines, ho visto che ha anche un tutorial, nel prossimo post lo "linko" così ci si arriva direttamente.
E grazie mille a Olga, è stato un piacere mandarti le conchiglie, se ne servono altre basta dirlo. E voglio vedere come verrà la tua creazione!
At 05 ottobre, 2005 09:41, Anonimo said…
hem, scusa la domanda...
Ma con il "pomodoro di mare" si fanno le... "insalate di mare"???
;)
At 05 ottobre, 2005 09:54, Gaya said…
yesss, certamente. Ma devi anche aggiungere il cetriolo di mare (holoturia tubilosa) o perdi quel saporino delicato! ;o)
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